Dalle antiche danzatrici sacre, alle pioniere della danza del XX secolo, fino alle attuali esploratrici del Movimento Autentico, il corpo femminile danzante è una incarnazione d’anima, vaso alchemico contenitore di proiezioni oscure e divine. Le Devadasi dell’India Meridionale che servivano gli dei nel culto rituale del tempio, incarnando la devozione sensuale, furono bandite dai colonizzatori britannici dell’Era Vittoriana. I “corpi isterici” , che illuminarono la nascita della psicoanalisi e che insieme alle prime danzatrici moderne sfidarono il patriarcato, sono legate ancora oggi con un filo rosso alla corporalità delle piazze del femminismo .Così le danze implicite ed esplicite delle donne contemporanee rintracciabili nei processi di Movimento Autentico , generatrici di anima e di confronto etico con l’inconscio personale e collettivo, sono testimoni di un’incarnazione nutriente e necessaria in questo momento di arido e violento autoritarismo.