Alcuni danzamovimentoterapeuti – attori e spettatori di questo tempo buio dove il “tragico è manifesto e sembra irriverente parlare di gioia” (Candiani) – si sono incontrati con la finalità di creare una performance per il Quarantennale di Art Therapy Italiana. Aprendo una riflessione a più livelli (mentale, emotivo, esperienziale/corporeo), si sono addentrati in un intenso processo creativo che ha visto intrecciare insieme la solidità delle teorie di riferimento della DMT, lo stupore della ricchezza del lavoro di gruppo e la delicatezza delle storie personali e professionali.
Le “danze” emerse ruotano intorno al desiderio di osare essere la propria unicità e nel contempo il desiderio di ritrovare la presenza dell’altro; creare una rete connessa di umanità seguendo il ritmo eterno del respiro, tra mondo interno ed esterno, con consapevolezza, dignità, riconoscenza, gioia, compassione. Questo contributo rappresenta per il gruppo una sorta di “offerta” per la propria associazione e i suoi soci fondatori, ma anche un invito per tutti all’”osare” a loro volta: una “sfida” coraggiosa e insieme una “pacata resa” per riconnettere questo tempo di “passioni tristi” alla gioia, alla vita, alla creatività e alla bellezza.