16.10-L’esperienza del Permesso – una componente necessaria in terapia

Vorrei condividere le mie riflessioni che ho raccolto nel mio nuovo libro dal titolo “The book of Permission”. Oggi comprendo meglio la crescita del terapeuta attraverso la lente del “darsi il permesso”. Credo che questa prospettiva possa adattarsi ad ogni medium e che ci accompagni in ogni relazione e non solo in terapia. Ha a che fare con il fatto di essere umani.
Essenzialmente il darsi il permesso è un’esperienza tra due persone o parti di sé caratterizzata appunto dal permettere, accettare e appartenere. La domanda delicata Posso io permettermi di essere ciò che sono? Viene formulata col permesso che crea e permea la mutua affinità. I propri sentimenti cambiano dall’incertezza e dall’esitazione a un senso di appartenenza, da un senso di solitudine all’essere in relazione. L’ansia si trasforma in sollievo. Un cerchio si chiude. Il permesso non è un concetto statico; non è un aspetto rigido o permanente nella relazione con l’altro. L’esperienza ha origine nella relazione tra madre e bambino e più tardi nelle nostre vite viene sperimentato con i nostri partner, nella relazione terapeutica, nella relazione con un insegnante o un amico che prende momentaneamente il ruolo del più “vecchio”, di colui che vede da una visione più ampia. Racconterò brevemente come si sviluppa dall’imitazione da parte del bambino e come l’empatia e la compassione si sviluppino e come insieme diventino qualità del Permesso. Farò alcuni esempi tratti da esperienze di arteterapia.

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