“Al Faro”, il racconto di Virginia Woolf rivolge la nostra attenzione ai temi del presente, del passato e della memoria. Il 40° anniversario di ATI suscita anche la nostra consapevolezza, forse troppo acuta, sugli stessi temi: il presente, il passato e la memoria. Nei miei commenti esplorerò come il romanzo della Woolf espande la nostra comprensione del passaggio del tempo e dei tentativi di trasformazioni creative di questa esperienza.
“Al Faro” inizia quando una madre osserva attentamente suo figlio ritagliare immagini da una rivista, mentre viene osservata attraverso una finestra come modello per un dipinto. Il romanzo si conclude con la stessa pittrice che torna dieci anni dopo e trova la pennellata giusta per completare un dipinto con cui aveva lottato per anni. Il tempo passa.
Questi sforzi artistici fungono da fermalibri e mostrano la capacità della Woolf di trasmettere emozioni, in questo caso di tempo che passa, attraverso la forma estetica. Roger Fry, il suo amante e amico di lunga data, ha scritto esaustivamente sulla forma nell’arte come elemento primario e sulla necessità di distinguerla dal contenuto. Saranno esplorate le implicazioni dei loro contributi per il nostro lavoro.