Art Therapy Italiana è una Associazione fondata nel 1982 allo scopo di promuovere la pratica dell’Arteterapia e della Danzamovimentoterapia in Italia ed è il punto di riferimento sul territorio nazionale per tutti coloro che operano nel campo delle artiterapie. Negli anni è diventata un luogo di discussione e ricerca, come dimostrato dai Visiting Professors che hanno tenuto seminari e conferenze, tra i quali Debra McCall, Marilyn La Monica, Arthur Robbins, Diane Waller, Janet Adler, Anne Alvarez, Zoe Avstreih, Roberto Boccalon, Joan Chodorow, Marc Erismann, Pier Luigi Garotti, Andy Gilroy, Amber Gray, Peggy J. Hackney, James Hillmann, Frances La Barre, Susan Loman, Patrizia Pallaro, Erika Kletti Ranacher, Pio Enrico Ricci Bitti, Eugenia Casini Ropa, Claire Schmais, Tina Stromsted, Irene Weber e tanti altri.
La Conferenza Internazionale ha raccolto le testimonianze dei professionisti che hanno messo in campo le loro competenze, soggetti artisticamente sensibili e professionalmente competenti, per far fronte ad un’epoca di importanti cambiamenti. L’esperienza di instabilità collettiva che stiamo vivendo porta con sé la sperimentazione di diversi modelli di intervento nel nostro lavoro. La solitudine, l’isolamento, la paura, il senso di estraneità sperimentati durante la pandemia, il bisogno di ricevere ascolto nella mancanza di vicinanza e co-regolazione, sono solo alcuni dei temi che hanno coinvolto tutti, soprattutto i soggetti vulnerabili a cui ci rivolgiamo nell’ambito professionale.
Nella società odierna i cambiamenti sono sempre più veloci. Abbiamo imparato a vivere nel ritmo dell’alternanza di esperienze sul campo, in presenza, con interventi a distanza, sulle piattaforme virtuali. Ci siamo impegnati con dedizione e passione, restando saldi di fronte alle problematiche che si sono manifestate, sentendoci coinvolti e connessi tra di noi, consapevoli dell’importanza di costruire soluzioni inclusive e dinamiche, senza perderci d’animo, con la fiducia di poterci ritrovare nella fisicità dei corpi. Il nostro rapporto con la creatività ci ha reso capaci mantenere la vitalità dei nostri approcci metodologici nella vicinanza e nella lontananza.
I nuovi mezzi di comunicazione hanno modificato il campo intersoggettivo e l’esperienza diretta dei corpi nello spazio fisico ha spesso lasciato il campo alla visione bidimensionale dello schermo. Cosa è successo all’esperienza concreta e tangibile? Le terapie espressive si basano sull’incontro tra corpi e materia. L’impossibilità dell’incontro in presenza ha creato grandi sfide, spesso affrontate con creatività e coraggio, dimostrando attivamente che la relazione di cura si può vivere a grandi distanze geografiche e l’interazione trasformativa può avvenire anche attraverso uno schermo. La Conferenza Internazionale è stata una eccellente occasione per discutere e confrontarci su come è stato possibile, attraverso i canali virtuali, adattare e trasformare le nostre pratiche senza perdere l’autenticità, fare esperienza del corpo dell’altro senza la presenza reale nello stesso luogo fisico e soprattutto che su cosa questa esperienza ci ha insegnato per la continuazione del nostro lavoro.
La conferenza è stata anche un’occasione per celebrare i 40 anni dalla fondazione di ATI, attraverso un confronto dinamico sulla nostra pratica, sui principi teorici e metodologici che la sostengono, per rinsaldare una comunità basata sul rispetto per le connessioni uomo-natura-ambiente che costituiscono il fragile equilibrio di un eco-sistema che ha bisogno di essere protetto, ripensato e rivivificato.
Le aree tematiche ed applicative attorno alle quali si sono sviluppati gli interventi sono state tre:
- Frattura/trasformazione
Area clinica: interventi, protocolli e ricerca nella cura del disagio psichico e mentale, percorsi e confronti per nuovi modelli di lavoro. - Inclusione
Area sociale: le forme sociali di intervento “fuori dal setting”. L’arteterapia, la danzamovimentoterapia, la psicoterapia espressiva tra sperimentazione performativa, espressione di sé e sostegno dinamico nei contesti sociali, scuole, ospedali, case di riposo, comunità. - Connessione
Area multidisciplinare: scambio e lavoro creativo con altri saperi. L’arteterapia, la danzamovimentoterapia, la psicoterapia espressiva in dialogo con altre forme di conoscenza e di ricerca nel campo dell’ecologia, delle scienze, delle arti multimediali, della filosofia nella ricerca interiore personale e collettiva.